App Immuni, privacy e funzionalità
Il Ministero dell'Innovazione, che ha collaborato attivamente per scegliere la task force di ben 74 esperti che a loro volta hanno selezionato l'app, ha ritenuto opportuno intervenire oggi per chiarire alcuni aspetti che riguardano Immuni e il sistema di contact tracing che entrerà in vigore nelle prossime settimane.
Uno dei criteri fondamentali per la scelta dell'app è stata la conformità alle linee guida definite dalla Commissione europea che prevedono sia il rispetto delle norme del GDPR, l'app è basata sulla caratteristica dell'interoperabilità, ciò significa che l'app italiana deve essere in grado di dialogare con un'analoga app adottata in Germania o Francia.
Buona parte dell'intervento del MID si sofferma aspetti fondamentali dell'attività di raccolta e trattamento dei dati personali. Ai dati anonimi si era accennato nei giorni scorsi, ma si aggiungono ora molti più dettagli:
- L'intero sistema di contact tracing deve essere completamente gestito da uno o più soggetti pubblici - riferimento che pone le basi per rassicurare chi teme che società o soggetti privati possano entrare in possesso dei dati raccolti tramite l'app
- I dati trattati devono essere resi anonimi a tal punto da impedire l'identificazione del titolare
- Tutti i dati conservati devono essere cancellati raggiunta la finalità per la quale sono stati raccolti - fanno eccezione quelli aggregati e completamente anonimi utilizzati per fini di ricerca e statistica
- L'app non può accedere alla rubrica dei contatti dello smartphone
- L'app non richiederà il numero di telefono e non manderà SMS per notificare chi è a rischio
- L'app non funzionerà più terminata l'emergenza e tutti i dati generati nel frattempo verranno cancellati
- L'app non conserva i dati sulla geolocalizzazione ma esclusivamente quelli sui contatti (resi anonimi, come detto) di prossimità mediante l'interfaccia Bluetooth dello smartphone.
Sul punto il MID chiarisce:
"l codice sorgente del sistema di contact tracing sarà rilasciato con licenza Open Source MPL 2.0 e quindi come software libero e aperto."
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